L’Ambulatorio Chirurgico non è un Ambulatorio Medico

Questo è uno degli aspetti fondamentali da chiarire, perché purtroppo ci capita spesso di vedere Strutture Private che esercitano attività di Chirurgia Ambulatoriale in Ambienti inadeguati dal punto di vista igienico-Sanitario e Normativo, all’interno di Semplici Ambulatori Medici.

Un Ambulatorio Chirurgico non può essere paragonato ad un Ambulatorio Medico, perché per poter effettuare interventi chirurgici di Bassa Complessità anche di piccolissima entità, servono Ambienti idonei con caratteristiche che soddisfino i Requisiti minimi obbligatori.

La Norma dice:

“Per attività di Chirurgia Ambulatoriale si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici ed anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche, invasive o seminvasive, senza ricovero, in ambulatorio, che non prevedono durante la loro esecuzione la perdita di coscienza o di mobilità di segmenti scheletrici; pertanto devono essere somministrate dosi di anestetico locale tali da consentire all’utente di deambulare al termine dell’atto chirurgico.

La chirurgia ambulatoriale non è compatibile con l’uso dell’anestesia loco regionale ad eccezion fatta per l’anestesia tronculare.”

L’Autorizzazione all’esercizio di Chirurgia Ambulatoriale viene rilasciata solo quando vi sono ambienti idonei, con caratteristiche che soddisfino i Requisiti minimi obbligatori.

L’Attività Chirurgica deve essere effettuata all’interno di un Comparto di Chirurgia Ambulatoriale che abbia almeno una Sala Chirurgica di dimensione adeguata, oltre che una serie di Locali “Ancillari” a Servizio dell’attività Chirurgica.

Gli Ambienti «Puliti» del Comparto devono essere realizzati con Soluzioni Architettoniche quali Pareti, Controsoffitti, Pavimenti e Rivestimenti Murali che siano a Tenuta, senza fessurazioni e con superfici Complanari, che favoriscano le operazioni di Pulizia e Sanificazione.

Ci deve essere un Impianto di Trattamento Aria TrImattata e Filtrata per diversi Locali del Comparto, con almeno il numero minimo di Ricambi per ogni ora previsti dalla Normativa e dipendenti anche dal tipo di Chirurgia che viene esercitata.

Gli Impianti Elettrici e Speciali Progettati devono essere progettati secondo le Norme CEI, con Garanzia di continuità di esercizio in grado di annullare qualsiasi rischio di Micro e Macro-Shock per il paziente e gli Operatori.

Ci deve essere la disponibilità di Gas Medicali, che possono essere erogati da un pianto dedicato o da sistemi portatili.

Ci devono essere Arredi Tecnici e idonee Apparecchiature Elettromedicali.

Credo risulti ora chiaro che un Ambulatorio Chirurgico non è un semplice Ambulatorio Medico.

Purtroppo non è raro invece vedere Strutture Mediche che esercitano attività di Chirurgia Ambulatoriale in Ambienti senza queste caratteristiche e che possono essere identificati come semplici Studi Medici.

Probabilmente in passato (magari anche recente), questi sono riusciti ad ottenere un Autorizzazione pur senza soddisfare i Requisiti Minimi necessari e non si sono più di tanto preoccupati delle possibili conseguenze di questa scelta.

Ogni scelta che un Imprenditore fa può essere considerata giusta se fatta valutando bene Costi e Benefici, ma l’importante è che questa scelta sia fatta con la Conoscenza e la Consapevolezza dei Rischi correlati ad essa.

Le domande che ci si dovrebbe porre sono:

Cosa potrebbe succedere in caso di incidente o problema ad un paziente operato in una struttura non idonea? anche per motivi indipendenti dall’intervento chirurgico quali un malore o uno schock anafilattico?

Se succede questo ci saranno Conseguenze e Responsabilità?

Qual’ è il rischio a cui ci esponiamo se non abbiamo fatto tutto ciò che è necessario?

Se pensiamo che il semplice fatto di avere un’Autorizzazione rilasciata da un Ente Pubblico ci tuteli e ci lasci esenti da responsabilità, la risposta è NON E’ COSI’.